Partire, rimanere, o decidere di scegliere

lolaNon sono molti i blog che seguo con passione, ne spulcio tanti, ma quelli nei quali amo perdermi, quelli per cui aspetto l’uscita di un nuovo articolo, sono pochi. Tra questi suggerisco Travel with Liz di Elisa Pasqualetto e Viaggi del taccuino di Erika Francola e suggerisco i loro articoli riguardanti questo argomento “E’ piu difficile restare o partire” e “Andare o restare l’importante  è non rimanere fermi”.

Leggere, fresche, coinvolgenti, amano scrivere e lo fanno bene. Come me, hanno la passione del viaggio, la differenza è che loro sanno scrivere, e lo fanno per lavoro, io butto giù parole a caso solo perché mi piace 🙂

Ho riletto un sacco di volte questi due articoli, forse perché mi sentivo un po’ coinvolta in ciò che scrivevano senza riuscire a capire al 100 % di quale gruppo facessi parte.

Forse non è abbastanza dividere le due categorie di persone, dicendo che c’è chi parte o c’è chi resta, forse è meglio dire che c’è chi ha il coraggio di cambiare e trovare la felicità o chi decide di non fare assolutamente nulla e lamentarsi.

Vedo troppi giovani che rinunciano troppo infretta, giovani che dicono di desiderare fortemente una cosa e poi rinunciano dopo troppo poco tempo senza quasi nemmeno provarci.

Quindi alla domanda ci vuole piu coraggio a partire o a restare, la mia risposta è, ci vuole coraggio a scegliere, a portare a termine un percorso.

lola and ivana teaching ivana diving

Vuoi una famiglia e un lavoro fisso? Bene, ma sii felice della scelta che hai preso. Vuoi partire e viverti il mondo, bene, ma non rimpiangere di aver lasciato tutto.

Purtroppo noi italiani siamo stati cresciuti con questa mentalità di un posto fisso e un posto sicuro, di un lavoro che dia la comoda poltrona dove alloggiarsi e non alzarsi piu nemmeno quando la felicità viene intaccata.

Ho viaggiato molto nella mia vita, ma non il viaggio da valigia, vacanza e ritorno, il viaggio di lunga durata, quello dove parti, vivi e torni. Ho vissuto in Irlanda, in Messico, ora da 2 anni e mezzo in Asia (Borneo), e sai che c’è? Sono felice.

Pianifico un ritorno, ma non è detto che sia per sempre.

Sono umana e ho paura anch’io, cresco, cambio, ho paura di non trovare una stabilità, paura di svegliarmi un giorno e sentirmi troppo vecchia troppo in fretta per ricominciare di nuovo tutto da capo, poi però mi fermo a pensare e mi chiedo: “se fossi rimasta seduta su quella poltrona?”

Probabilmente ora avrei avuto troppa paura per cambiare qualcosa e mi sarei sentita troppo vecchia troppo in fretta per poterlo fare.

lola and ivana

Quindi non cambia molto, ciò che cambia è quello che ti fa star bene, non è importante ciò che fai, ma è farlo bene, con passione, fare ciò che desideri ed essere felice della scelta che hai preso, e se vorrai cambiare, beh fallo, senza paura dei giudizi della gente o delle aspettative, se non provi non potrai mai dire di averlo fatto.

Lascia la porta aperta ai cambiamenti, decidi di scegliere e di essere felice.

Lola

11 pensieri su “Partire, rimanere, o decidere di scegliere

  1. avete completamente ragione! per me la vita in Italia è stata un incubo fino a che non ho trovato la mia strada. almeno per ora! 😉 vorrei essere una persona da posto fisso, ma ahimè il mio cuore è zingaro, e il mondo è tanto grande e meraviglioso!

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  2. Ciao ragazze!
    Intanto grazie per avermi citato in questo articolo, non me lo aspettavo.
    Sono d’accordo con la vostra riflessione, di fatto non è detto che lasciare il proprio paese sia per tutti, se lo fosse, sai che palle!
    Ognuno deve sentirsi libero di scegliere la sua strada, di sentirsi bene a casa o all’estero, di poter dire “io sono contenta/o del mio posto fisso” e “sono così felice di essermene andata dall’Italia”.
    Poco importa dove si è, l’importante è stare bene… anche se una piccola permanenza all’estero farebbe bene a chiunque, solo per conoscere realtà diverse!

    Un saluto,

    Liz

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